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Bonavero e Cassatella, “Il pianificatore territoriale in Italia”

In Italia purtroppo non si sa con certezza quanti siano i pianificatori territoriali e che cosa effettivamente facciano. Non esiste un registro centrale dei laureati in urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale, né esiste un registro di coloro che, in un modo o nell’altro, svolgono la nostra professione, che è molto variegata per formazione e per campi di applicazione. Spesso si sono fatte delle stime, basandosi su una varietà di fonti a disposizione, ma che in genere non restituiscono un’immagine davvero corretta della situazione italiana. In altri paesi le cose sono più semplici.  Per questo può essere utile ricordare come, in Italia, operano nel ruolo di pianificatori — di diritto in alcuni settori — anche dottori agronomi e forestali e architetti del paesaggio, così come — di fatto, perché dopo il DPR 328/2001 non sarebbe più possibile — gli architetti, anche se con laurea nuovo ordinamento e anche se privi di esame di Stato in pianificazione territoriale. Per contro, i laureati in urbanistica — vecchio ordinamento quinquennale e quadriennale e nuovo ordinamento triennale e specialistica/magistrale — operano in una varietà di settori, anche distanti dalla classica attività di elaborazione di piani urbanistici e territoriali, ma non per questo estranei alla disciplina dell’urbanistica e della pianificazione territoriale, ambientale e paesaggistica. Basti citare, a mero ma significativo titolo d’esempio, il settore del real estate, dove trovano occupazione soprattutto molti laureati triennali del nuovo ordinamento.  In questo panorama, con interessanti considerazioni e dati up to date, si inserisce l’articolo di Federica Bonavero, PhD e assegnista di ricerca presso il DIST (Dipartimento interateneo di scienze, progetto e politiche del territorio) del Politecnico di Torino, e Claudia Cassatella, professore associata di urbanistica, sempre presso il DIST del Politecnico di Torino. Il contributo, dal titolo “Il Pianificatore territoriale in Italia: alcuni dati su formazione e professione in una prospettiva internazionale”, è pubblicato con licenza creative commons (licenza libera e gratuita) sulla rivista online TRIA – Territorio della ricerca su insediamenti e ambiente dell’Università Federico II di Napoli. Ne consigliamo la lettura.  Link e materiale da scaricare:  Rivista TRIA Articolo online Articolo come file PDF Claudia Cassatella Federica Bonavero DIST – Politecnico di Torino

In Italia purtroppo non si sa con certezza quanti siano i pianificatori territoriali e che cosa effettivamente facciano. Non esiste un registro centrale dei laureati in urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale, né esiste un registro di coloro che, in un modo o nell’altro, svolgono la nostra professione, che è molto variegata per formazione e per campi di applicazione. Spesso si sono fatte delle stime, basandosi su una varietà di fonti a disposizione, ma che in genere non restituiscono un’immagine davvero corretta della situazione italiana. In altri paesi le cose sono più semplici.

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Elezioni 2021 del CNAPPC – Documento di posizione

Fatto Il 15 marzo 2021 tutti i consigli provinciali dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori si riuniscono per esprimere i propri voti per il rinnovo dei quindici componenti del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC).  La maggioranza nel CNAPPC uscente attorno alla figura del presidente Giuseppe Cappochin si è raccolta in una lista di 15 candidati (14 per la sezione A e 1 per la sezione B) sotto il nome “L’Architettura che Unisce”, il cui programma è disponibile online all’indirizzo https://www.larchitetturaunisce.org. Giuseppe Cappochin e la sua maggioranza sono noti agli urbanisti e pianificatori territoriali e ambientali soprattutto per la bozza di riforma della professione da lui promossa e resa pubblica all’inizio di marzo del 2020 che, con un’azione ostile e deontologicamente deprecabile nei confronti di alcune categorie di iscritti, prevedeva unilateralmente, da parte degli architetti, la soppressione della figura professionale del pianificatore territoriale, nonché di quelle dei paesaggisti, dei conservatori e di tutta la sezione B dell’Ordine.  In contrapposizione a questa lista si è formata la lista “Valore Architetto”, anch’essa di 14+1 candidati, il cui programma elettorale è disponibile all’indirizzo https://www.valorearchitetto.it, e che è guidata dal presidente dell’Ordine di Palermo Francesco Miceli. Alla lista “Valore Architetto” hanno dato il proprio appoggio il presidente dell’Ordine di Milano, Paolo Mazzoleni, che l’anno scorso aveva espresso la sua netta contrarietà alla menzionata bozza di riforma dichiarandosi chiaramente a favore dell’affermazione delle diverse professionalità all’interno dell’Ordine, e la presidente dell’Ordine di Lodi, Chiara Panigatta, unica presidente pianificatrice territoriale in Italia, con cui l’ASSURB intrattiene da tempo un dialogo e rapporti costruttivi.  Si è registrata una completa chiusura al confronto da parte della lista “L’Architettura che Unisce”, mentre la lista “Valore Architetto” ha dimostrato disponibilità al dialogo, tant’è che l’11 marzo 2021 si è svolta una riunione online tra i candidati della lista e una serie di pianificatori, paesaggisti e conservatori. Gli altri 27 candidati (26 per la sezione A e 1 per la sezione B) non sono organizzati in liste, per cui non è stato possibile contattarli.  Valutazione Visti i precedenti, l’ASSURB si aspettava un’apertura decisa da parte della lista contrapposta a quella del gruppo di Cappochin per quanto riguarda il carattere interprofessionale dell’Ordine APPC. Tuttavia, la lettura del programma della lista “Valore Architetto” non ha portato in evidenza una tale apertura, per cui, da questo punto di vista, i due programmi si differenziano poco e, pertanto, l’ASSURB non esprime alcun endorsement per una delle due liste o altri candidati. Ciononostante, si sottolinea la disponibilità al dialogo da parte della lista “Valore Architetto”, per effetto della quale si è giunti all’incontro dell’11 marzo, e che è anche stata ribadita in sede dell’incontro stesso per la prosecuzione delle attività dopo le elezioni del 15 marzo. Se nei confronti della lista “L’Architettura che Unisce” l’ASSURB non nutre alcuna speranza di un’inversione o di una significativa correzione di tendenza rispetto alla bozza di riforma del 2020, tale speranza rimane invece viva nei confronti della lista “Valore Architetto”. Con questo spirito, l’ASSURB si augura che Francesco Miceli venga eletto presidente del CNAPPC.  Link e materiale da scaricare:  Documento di posizione dell’ASSURB https://www.larchitetturaunisce.org https://www.valorearchitetto.it

Fatto

Il 15 marzo 2021 tutti i consigli provinciali dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori si riuniscono per esprimere i propri voti per il rinnovo dei quindici componenti del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC).

La maggioranza nel CNAPPC uscente attorno alla figura del presidente Giuseppe Cappochin si è raccolta in una lista di 15 candidati (14 per la sezione A e 1 per la sezione B) sotto il nome “L’Architettura che Unisce”, il cui programma è disponibile online all’indirizzo https://www.larchitetturaunisce.org. Giuseppe Cappochin e la sua maggioranza sono noti agli urbanisti e pianificatori territoriali e ambientali soprattutto per la bozza di riforma della professione da lui promossa e resa pubblica all’inizio di marzo del 2020 che, con un’azione ostile e deontologicamente deprecabile nei confronti di alcune categorie di iscritti, prevedeva unilateralmente, da parte degli architetti, la soppressione della figura professionale del pianificatore territoriale, nonché di quelle dei paesaggisti, dei conservatori e di tutta la sezione B dell’Ordine.

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Gruppo Ferrovie dello Stato italiane cerca urbanisti

Roma, 22 febbraio 2021. Il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane annuncia, attraverso il proprio portale web di reclutamento, la volontà di assumere degli urbanisti a tempo indeterminato, da inserire da inserire in RFI S.p.A. per la Direzione Stazioni – Asset Advisoring e Sviluppo Servizi con sede a Roma. Incoraggiamo tutti i colleghi a inviare il proprio curriculum per la candidatura. Il settore delle reti ferroviarie è di centrale importanza per un corretto sviluppo del territorio. Scadenza: 4 marzo 2021. Abbiamo rilevato — e fatto notare al Gruppo FS con nostra nota — che il titolo di studio richiesto nell’annuncio non corrisponde a quello degli urbanisti e pianificatori territoriali e ambientali. Siamo però fiduciosi che il Gruppo FS correggerà l’errore, riformulando l’annuncio o perlomeno accettando tutte le richieste provenienti da laureati in urbanistica e denominazioni successive del vecchio e del nuovo ordinamento. Per candidarsi occorre seguire una delle procedure online offerte a pire dalla seguente pagina web: https://fscareers.gruppofs.it/job/view-job.php?id=2031

Roma, 22 febbraio 2021. Il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane annuncia, attraverso il proprio portale web di reclutamento, la volontà di assumere degli urbanisti a tempo indeterminato, da inserire in RFI S.p.A. per la Direzione Stazioni – Asset Advisoring e Sviluppo Servizi con sede a Roma. Incoraggiamo tutti i colleghi a inviare il proprio curriculum per la candidatura. Il settore delle reti ferroviarie è di centrale importanza per un corretto sviluppo del territorio. Scadenza: 4 marzo 2021.

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Seminario - "L'urbanistica dei centri storici del Veneto"

05/03/2021 - Webinar 16:00-19:30.  La Regione Veneto da sempre ha riconosciuto ai centri storici, quelli delle città capoluogo fino alle contrade montane più isolate, un ruolo di organizzazione del territorio assumendo la responsabilità di una salvaguardia attiva. L’esperienza degli Atlanti dei Centri Storici realizzati negli anni 80 ha guidato tutti gli strumenti di pianificazione territoriale e comunale fino ad oggi. Nel tempo l’attenzione si è allargata anche alle esperienze generate dagli insediamenti industriali fino alla recente classificazione delle Architetture del Novecento contenuta nell’ultimo PTRC.  Una eredità disciplinare e culturale importante che oggi è chiamata a confrontarsi con l’abbandono dei centri minori, l’invasione turistica dei centri delle città capoluogo, il depauperamento della rete commerciale, fino alle più recenti conseguenze della pandemia. Tutte questioni che allargano il tema non solo alla tutela di edifici e spazi, ma anche alla salvaguardia del ruolo urbano del tessuto antico.    L’evento potrà essere seguito sulla piattaforma zoom al link: https://zoom.us/j/96751277773?pwd=NXNCM1JEQ0pyVE53THBHM0JOdFUydz09 Per informazioni: Segreteria INU Veneto, segreteria@inuveneto.it      Vedi il programma completo:

05/03/2021 - Webinar 16:00-19:30.  La Regione Veneto da sempre ha riconosciuto ai centri storici, quelli delle città capoluogo fino alle contrade montane più isolate, un ruolo di organizzazione del territorio assumendo la responsabilità di una salvaguardia attiva. L’esperienza degli Atlanti dei Centri Storici realizzati negli anni 80 ha guidato tutti gli strumenti di pianificazione territoriale e comunale fino ad oggi. Nel tempo l’attenzione si è allargata anche alle esperienze generate dagli insediamenti industriali fino alla recente classificazione delle Architetture del Novecento contenuta nell’ultimo PTRC.

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Città Metropolitana di Napoli – Procedura aperta per affidamento PTM

Napoli, 30 dicembre 2020. Una Gara in cui gli urbanisti sono la prima figura richiesta.  Si tratta della gara per il Piano territoriale della Città metropolitana di Napoli. Le figure professionali richieste per i ruoli di coordinatore del piano e di coordinatore della VAS devono essere urbanisti / pianificatori territoriali iscritti all’albo APPC nel settore Pianificazione territoriale, come da DPR 328/2001. Non possono invece ricoprire tali ruoli gli architetti non iscritti al menzionato settore. Gli ingegneri devono aver optato per l’iscrizione al settore Ingegneria civile e ambientale.  Il ruolo di coordinatore della VAS può essere ricoperto, secondo il bando in questione, anche da ingegneri iscritti al settore Ingegneria industriale e da biologi, geologi, dottori agronomi e forestali, sempre se iscritti ai relativi albi professionali.  Estratto dal Capitolato d’appalto. Le figure richieste sono le seguenti:  “A – Esperto in materia urbanistica, pianificazione territoriale e rigenerazione urbana – Pianificatore territoriale e coordinatore del gruppo di lavoro:  Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15 e 45 del D.P.R. n. 328/2001) alla Sezione A, settore “Pianificazione territoriale” dell’Albo professionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, oppure alla Sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” dell’Albo professionale dell’Ordine degli Ingegneri.  B – Esperto in materia ambientale – Responsabile del processo VAS/VIncA:  Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15, 30, 40, 45 D.P.R. n. 328/2001 e dell’art. 1 e segg. della L. 152/1992) alla Sezione A, settore “Pianificazione territoriale” dell’Albo professionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, oppure alla Sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” o settore “Ingegneria industriale” dell’Albo professionale dell’Ordine degli Ingegneri, oppure all’Albo professionale dell’Ordine dei Biologi, oppure all’Albo professionale dell’Ordine dei Geologi, all’Albo professionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.  Materiale:  Pagina dedicata sul sito Internet della Città metropolitana di Napoli con il bando, il disciplinare e tutto il materiale accessorio.

Napoli, 30 dicembre 2020. Una gara in cui gli urbanisti sono la prima figura richiesta.

Si tratta della gara per il Piano territoriale della Città metropolitana di Napoli. Le figure professionali richieste per i ruoli di coordinatore del piano e di coordinatore della VAS devono essere urbanisti / pianificatori territoriali iscritti all’albo APPC nel settore Pianificazione territoriale, come da DPR 328/2001. Non possono invece ricoprire tali ruoli gli architetti non iscritti al menzionato settore. Gli ingegneri devono aver optato per l’iscrizione al settore Ingegneria civile e ambientale.

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