Premio ASSURB 2019 – Premiati e menzionati
Sabato 21 marzo 2020 si è tenuta la cerimonia di premiazione del Premio ASSURB 2019, interamente in videoconferenza a causa dell’emergenza sanitaria. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere nell’ambito dell’evento del 6 marzo, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, congiuntamente al convegno Il mestiere dell’urbanista. Vista l’attualità della proposta di riforma della professione, trasmessa il 3 marzo 2020 da parte del CNAPPC (Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori) ai consiglieri degli Ordini provinciali, quasi un’ora del tempo della videoconferenza è stata dedicata proprio a quest’argomento. In questo modo si è, per così dire, anticipato qualche contenuto del convegno che l’ASSURB si promette comunque di recuperare in un secondo momento. Per il Premio ASSURB 2019 erano in palio due premi e menzioni speciali:
- Miglior tesi degli anni accademici 2012-2019 (premio di 1000 euro in denaro);
- Miglior approccio europeo (contributo spese a fondo perduto per la partecipazione allo Young Planners Workshop 2020 del CEU ad Atene);
- menzioni speciali (iscrizione gratuita all’ASSURB come membro effettivo per il 2020).
Sono state candidate 20 tesi con un totale di 23 partecipanti (18 partecipazioni singole e 2 di gruppo). 8 tesi provenivano dall’Università di Sassari, 4 dall’Università di Firenze, 4 dall’Università IUAV di Venezia, 2 dal Politecnico di Torino, 1 dall’Università Federico II di Napoli e 1 dall’Università di Palermo. Era previsto l’allestimento di una mostra dei poster delle tesi in formato UNI A0 preparati dai candidati e stampati su pannelli a cura dell’ASSURB. La mostra si terrà in un secondo momento. Intanto i poster sono disponibili sul sito web dell’ASSURB. Sono disponibili anche le riprese video che alcuni candidati hanno prodotto in sostituzione delle presentazioni che avrebbero dovuto tenere in stile elevator pitch davanti alla platea del 6 marzo. È disponibile, sempre sul sito web dell’ASSURB, anche la registrazione della cerimonia di premiazione in videoconferenza. I premiati e menzionati sono:
- Andrea Cappai, a cui va il primo premio per la miglior tesi;
- Gianluca Zanatta e Omar Bignucolo, a cui vanno i due premi ex aequo per il miglior approccio europeo;
- Veronica Fais, il gruppo composto da Roberto Fiaschi, Marco Natali e Francesca Tommasoni nonché il gruppo composto da Irene Salmaso e Alberto Zasso, a cui vanno le tre menzioni speciali ex aequo.
La giuria del Premio era composta da:
- Alessandro Calzavara, con la funzione di presidente, libero professionista a Venezia, presidente ASSURB dal 2010 al 2019;
- Daniele Rallo, libero professionista a Venezia;
- Virna Bussadori, al momento della valutazione delle tesi responsabile dell’Ufficio Pianificazione territoriale della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, ora direttrice, nello stesso ente, della Ripartizione Natura, Paesaggio e Sviluppo del territorio;
- Sandro Fabbro, professore di Pianificazione territoriale all’Università di Udine.
Primo Premio ad Andrea Cappai dell’Università di Sassari
Il Primo Premio per la miglior tesi è andato ad Andrea Cappai dell’Università di Sassari, sede di Alghero, che si è laureato il 18 aprile 2018 con la tesi magistrale dal titolo Da pedone a cittadino: il metodo della Supermanzana di Barcellona nel contesto urbano di Cagliari. L’applicazione in su Bighinadu Is Mirrions – San Michele, con relatrice Tanja Congiu e correlatore Gianluca Melis. Qui di seguito la motivazione formulata da parte della giuria del Premio.
La Tesi affronta il tema dei rapporti che si instaurano nell’uso quotidiano della città pubblica, intesa come spazio aperto di frequentazione collettiva. L’autore si concentra su una metodologia sperimentata a Barcellona, che ha preso il nome di Supermanzanas (arch. Salvador Ruenda del filone dell’urbanesimo ecologico), orientata a rintracciare e costruire le condizioni spaziali, sociali e di organizzazione delle attività insediative più favorevoli a realizzare una nuova concezione dell’abitare e dello spazio pubblico, attenta alla qualità della vita quotidiana e al benessere degli individui e dell’ambiente in cui vivono. La metodologia è stata applicata al caso del quartiere di San Michele a Cagliari, ritarando gli indicatori del modello spagnolo su quello italiano. È stata verificata la predisposizione dei diversi quartieri all’introduzione di misure per un cambiamento radicale della propria organizzazione, fondato su una concezione nuova di spazio pubblico, dove l’individuo da mero “pedone” assume sempre più lo status di “cittadino” che abita la città, fruisce delle opportunità urbane e partecipa alla realizzazione del proprio benessere. La Tesi si inserisce nel filone del più ampio “progetto di suolo” inaugurato in Italia da Bernardo Secchi (Casabella 1998), che si contamina con il tema più recente dei cambiamenti climatici e della resilienza ambientale. Ottime la scrittura e la rappresentazione cartografica e ideogrammatica che ha interessato tutta la città di Cagliari. Il risultato progettuale è facilmente replicabile in casi analoghi. Interessante e originale alcune parti scritte anche in lingua sarda.
Gianluca Zanatta e Omar Bignucolo parteciperanno al workshop europeo
Il premio per il miglior approccio europeo, che comporta la partecipazione di diritto a tutte le fasi dello Young Planners Workshop 2020 del CEU (Consiglio europeo degli urbanisti), è stato assegnato ex aequo alle due tesi magistrali di Gianluca Zanatta e Omar Bignucolo, entrambi dell’Università IUAV di Venezia.
Gianluca Zanatta si è laureato il 19 luglio 2017 con la tesi intitolata Nuove tecniche di bonifica & ri-usi temporanei. Il caso studio dell’area Petrolchimico a Porto Marghera, con relatrice Stefania Tonin. Segue la motivazione.
Gli elementi presi in considerazione, in maniera specifica per una porzione dell’area industriale, sono stati le nuove tecniche di bonifica per siti contaminati e i riusi temporanei per aree dismesse o in abbandono. L’idea di considerare le nuove tecnologie in campo di opere di bonifica dei siti contaminati si prefigge di considerare gli sviluppi fatti negli ultimi anni in questo campo, cercando di evidenziare le possibili applicazioni che rispondano a criteri vantaggiosi in termini di efficienza del trattamento, tempistiche e costi d’intervento. L’idea dei riusi temporanei si basa essenzialmente nel considerare la parte dell’area industriale dismessa e in abbandono cercando di ipotizzarne un suo nuovo utilizzo. Utilizzo o riuso che non prevede l’esborso di ingenti somme di denaro ma che vuole esaltare le tecniche del riciclo per generare nuovi spazi e nuove idee per aree degradate che apparentemente sembrano non avere più valore, ma che invece se guardate con la giusta prospettiva possono dare ancora molto. metodo operativo su cui si basa l’elaborato di tesi ha come scopo finale quello della riqualificazione o riutilizzazione dell’area studio che presenta forti caratteri di dismissione, e di proporre delle valide e possibili soluzioni per far rivivere l’area considerata.
Omar Bignucolo si è laureato il 18 luglio 2018 con la tesi Land-sea interaction and urban planning. Un approccio integrato per la pianificazione delle aree costiere tra MSP e ICZM: il caso di Lignano Sabbiadoro, con relatore Denis Maragno. Segue la motivazione.
La Tesi prende in considerazione il tema del sistema costiero come sistema dinamico attaccato da pressioni marine e terrestri e cerca di metterlo in relazione alla pratica della strumentazione urbanistica integrata e non settoriale. Dopo una lunga e particolareggiata analisi del tema attraverso la lettura dei vari atti e regolamenti approvati a livello internazionale (in modo particolare lo Zone Management Act), la Tesi analizza delle best-practice di alcuni casi campione nazionali ed esteri. Nella parte operativa si concentra sul caso di Lignano Sabbiadoro e in modo particolare sulla zona Pineta, realizzata e urbanizzata negli anni 60-70. La Tesi si conclude con una interessante applicazione del nuovo software Marxan al caso studio. Il progetto prende in visione diverse parti della città proponendo delle sistemazioni degli spazi aperti e degli spazi di uso collettivo. Tema originale ancora non molto studiato e pochissimo applicato alla strumentazione urbanistica. Ottima ricerca bibliografica soprattutto legata agli atti internazionali. Buona applicazione progettuale. Buon livello di rappresentazione sia informatica che di disegno allusivo per la parte progettuale.
Menzioni speciali per Veronica Fais, Irene Salmaso, Alberto Zasso, Roberto Fiaschi, Marco Natali e Francesca Tommasoni
A ben tre tesi di laurea magistrali, discusse negli atenei di Sassari-Alghero, Firenze e Venezia-IUAV, sono state conferite ex aequo delle menzioni speciali.
Veronica Fais si è laureata il 22 novembre 2017 all’Università di Sassari, sede di Alghero, con la tesi intitolata Le periferie come valore: da aree di margine a luoghi strategici per la rigenerazione della città. Il progetto per il bando “Periferie” presentato dal Comune di Cagliari per il Quartiere Sant’Avendrace, con relatori Alessandro Plaisant e Tanja Congiu. Segue la motivazione.
Il lavoro si pone come obiettivo di sviluppare una metodologia operativa per la rigenerazione e il recupero delle periferie urbane degradate. Il caso preso in considerazione, dopo la trattazione generale, è applicato ad un quartiere di Cagliari. In particolare, la metodologia sviluppata definisce un approccio innovativo, che tiene in considerazione molteplici livelli d’intervento, quali la riqualificazione fisica, economica e sociale del quartiere. Ottima scrittura e buona tecnica di rappresentazione
Irene Salmaso e Alberto Zasso si sono laureati il 19 aprile 2019 all’Università IUAV di Venezia con la tesi intitolata Recupero commerciale dei centri storici minori. Camposampiero: attività sperimentale di progettazione, con relatore Giulia Ernesti. Segue la motivazione.
Dalla analisi della grande distribuzione al centro commerciale naturale. La Tesi è strutturata non solo attraverso l’analisi bibliografica e di ricerca testuale ma anche attraverso il metodo della partecipazione diretta. I laureati hanno intervistato sia i testimoni privilegiati sia la cittadinanza. Con questi hanno costruito e redatto la parte progettuale utilizzando il metodo cosiddetto charrette. Sono stati presi in visione e descritti esempi interessanti di altri paesi europei e gli strumenti più innovativi del settore quali il marketing territoriale, il town centre management, il centro commerciale naturale. Buono il livello di rappresentazione cartografica schematica. Per la partecipazione gli autori si sono attivati con procedure quali questionari, interviste e laboratori con i cittadini e i portatori di interesse con i quali hanno costruito il progetto.
Roberto Fiaschi, Marco Natali e Francesca Tommasoni si sono laureati il 10 luglio 2018 all’Università di Firenze con la tesi intitolata Oltre l’emergenza: un nuovo approccio alla pianificazione dei territori a rischio. Il caso della Garfagnana nell’Appennino Toscano, con relatore Francesco Alberti e correlatori Lorenzo Bambi, Paolo Covelli e Luana Di Lodovico. Segue la motivazione.
La Tesi prende in considerazione il tema del rischio sismico legato quale elemento fondamentale per le scelte progettuali urbanistiche di un territorio. Il progetto ricalca in parte un Piano di Protezione Civile per poi individuare le aree di ammassamento e stazionamento. Buona Tesi orientata maggiormente sulla operatività del Piano di Protezione Civile e in parte sulle ricadute di tipo urbanistico che lo stesso deve avere.
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