Vittorio Guardalben (1935-2021)
Padova, 10 gennaio 2021. È venuto a mancare Vittorio Guardalben, importante riferimento per tutta la comunità degli urbanisti, soprattutto nel Veneto. Qui è stato il primo urbanista “vero” — per formazione accademica e professionale — a rivestire ruoli dirigenziali di altissimo livello nell’amministrazione regionale lungo l’arco di tre decenni. In questa veste ha potuto e saputo indirizzare in modo esemplare l’attenzione sulla professione di urbanista e pianificatore territoriale, nata proprio in Veneto all’inizio degli anni settanta.
Erano anni difficili per la nostra professione, contraddistinti da continui attacchi, attraverso i bandi di evidenza pubblica, nella pratica amministrativa e persino di fronte alla giustizia amministrativa, da parte delle categorie professionali che temevano — e in parte temono tuttora — di essere estromesse da un mercato del lavoro evidentemente interessante, ma per il quale, con l’evolversi della realtà verso sistemi territoriali sempre più complessi, le competenze professionali a disposizione erano diventate progressivamente sempre più insufficienti, mentre l’urbanista/pianificatore copriva proprio questa area di competenze.
È grazie all’impegno — a tratti con particolare grinta, laddove necessaria — di persone come Vittorio Guardalben che oggi viene riconosciuto e apprezzato l’operato dei nostri colleghi, sia nei ruoli tecnici nella pubblica amministrazione, sia nelle modalità di conferimento ed espletamento di incarichi esterni di pianificazione, pur rimanendo consci del fatto che c’è ancora molto da fare, soprattutto nel centro-sud del Paese. Anche la doppia professionalità di Vittorio — giurista oltre a urbanista — ha contribuito in modo significativo affinché la sua fosse una visione oggettiva, equidistante dalle varie discipline che interagiscono tra loro nei processi di pianificazione, ridimensionando correttamente il peso eccessivo che spesso viene attribuito a quella edile-architettonica.
Vittorio aveva 85 anni e l’abbraccio dell’ASSURB e di tutta la nostra comunità professionale va ai parenti e amici più stretti.